• Edizioni di altri A.A.:
  • 2023/2024
  • 2024/2025

  • Lingua Insegnamento:
    ITALIANO 
  • Testi di riferimento:
    E. Fink, Fenomeni fondamentali dell'esistenza umana, ETS.
    E. Fink, Introduzione alla pedagogia sistematica, La Scuola 
  • Obiettivi formativi:
    Il corso intende portare alla riflessione del fenomeno educativo non su basi "specialistiche", o parziali, ma a partire da uno sguardo appunto sul fenomeno umano dell'educazione, e quindi mostrare come l'educazione sia da osservare sistematicamente come uno degli elementi fondamentali della nostra esistenza. 
  • Prerequisiti:
    E' preferibile, ma non necessaria, una conoscenza di base della storia
della filosofia occidentale. 
  • Metodi didattici:
    Le lezioni si svolgeranno in maniera frontale, anche eventualmente attraverso l'ausilio di slides 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    L'apprendimento sarà verificato con un esame orale espresso in trentesimi, che si strutturerà attraverso due/tre domande vertenti sui diversi temi e libri del corso. Il colloquio valuterà i seguenti aspetti: 1. Conoscenza dei contenuti del programma
    2. Chiarezza dell’esposizione
    3. Appropriatezza del linguaggio rispetto alla disciplina
    4. Rielaborazione personale dei contenuti. 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:
    Letteratura secondaria:
    V. Cesarone, Nel labirinto del mondo, ETS 

ITALIANO
Il corso intende affrontare il rapporto tra educazione, problematizzata in senso sistematico come sapere e come pratica umana e le istituzioni. A questo fine sarà esaminato il volume di e. Fink, frutto delle lezioni che l'autore, cresciuto alla scuola di Edmund Husserl e Martin Heidegger, ha tenuto all’università di Friburgo in Brisgovia nel 1953. L’intento di Fink non era quello di presentare un “Sistema della pedagogia” e nemmeno di offrire lo stato dell’arte sulle scienze dell’educazione a lui contemporanee, ma piuttosto di introdurre alla pedagogia per mezzo di una indagine sistematica sui suoi fondamenti. Per questo motivo Fink, dopo una iniziale analisi esistenziale dei prolegomeni ad ogni pedagogia, giunge alla riflessione sui fondamenti teoretici di questa disciplina, ponendo in questione in maniera radicale la possibilità stessa della pedagogia sulla base della formulazione di domande fondamentali riguardanti il fenomeno educativo. Il risultato del lavoro, originale e in armonia con le posizioni speculative di Fink, sarà di elaborare un concetto cosmologico di pedagogia, in contrapposizione a tutte le teorie a lui contemporanee, inclini ad un eccessivo psicologismo e sociologismo.

Introduzione: La pedagogia non è una “scienza dello spirito”
1. Critica dell’approccio umanistico della pedagogia tedesca contemporanea – sistema dell’esserci umano come connessione di esistenza e mondo – il compito educativo dell’università

I Capitolo: Il preliminare concetto esistenziale di educazione
2. Problematicità della scienza dell’educazione, la molteplicità degli approcci antropologici – aporie – pedagogia da fissare e progettare
3. L’uomo-enigma – solo l’uomo educa – la tradizione metafisica e il luogo dell’uomo tra animale e Dio – perfezione dell’animale, perfezione di Dio – l’uomo essenzialmente disorientato, senza forma, sconcertato – l’educazione e il bisogno umano.
4. L’essenza ibrida di spirito e sensibilità – la bestia divina – imperfezione dell’uomo – autorapportamento e commercio con sé dell’uomo e essere coscienti – le categorie mancanti per la formazione umana di sé
5. Animal rationale (maternità e paternità, istinto e ragione, impulso e libertà) – Dio non educa – la struttura intenzionale dell’autocoscienza e del commercio con sé – concetto preliminare di costume – l’uomo che richiede forma – improprio dominio delle categorie tecniche nella pedagogia – generazione e morte – educazione e mortalità
6. Morte e senso della vita – struttura temporale del mortale – morte come “passaggio” – morte propria e altrui – l’immortalità terrena dei mortali – polis e mortalità – ambiguità del concetto di mondo

II Capitolo: questioni sulla natura dell’ideale
7. Il bisogno di darsi una forma – l’assimilazione a Dio, addomesticamento dell’animale nell’uomo – la commisurazione all’ente sommo – uscita dalla tradizione metafisica, aspetto cosmologico della pedagogia – critica dell’opinione comune di educare, opacità ontologica delle categorie correnti
8. Uomo come cittadino del mondo – analitica della formazione ideale – fine educativo e ideale dominante – l’azione, il fine, lo scopo finale, praxis, poiesis, eudaimonia – ideale come canone della nostra esistenza pratica e come “costellazione”
9. Fare e omettere – ideale fondamentale e molteplicità appartenente – epoca alessandrina – interpretazione dell’eudaimonia – uomo e ideale – norme o “stelle” – il binomio kantiano del sublime: “cielo stellato” e “legge morale” – il concetto kantiano di idea e ideale
10. Differenza kantiana tra “moralità” e “felicità” – prossimità e distanza dell’ideale – costellazioni = segni del mondo – il “concetto-mondo” kantiano della filosofia – ideale trascendentale – concetto del “trascendentale” e i trascendentali – omnitudo realitatis – fraintendimento teologico dell’ideale trascendentale – la omnitudo = il mondo
11. Le cose finite e la omnitudo realitatis, il problema dell’individuazione – il tutto-uno o il sommo ente? – ambiguità dell’ideale trascendentale – “in concreto” e “in individuo” – significato pratico dell’ideale trascendentale: ideale del sommo beneSommo Bene – personificazione cristiana
12. Pretese a priori della ragione – aspettare e sperare – sperare oltre la morte – regno dei morti come campo della speranza – l’inespressa metafisica kantiana della morte – tutti i retro-mondi come interpretazioni del sotto-mondo – coincidenza di ideale morale e trascendentale
13. “Senso” e libertà – profondità mondana del senso – educare come cammino comune della formazione ideale – ideale: progetto di volontà o norma –– relazione soggetto-oggetto come via della domanda tradizionale sull’ideale – la corrispondenza cosmica come la vera via di questa domanda – mondo – apertura della ragione umana – nell’ideale trascendentale la ragione pensa la sua intramondanità
14. Ideali come soli gelosi, celanti il mondo – progettare e trovare – né cosa di libertà, né cosa di natura come modello per l’ideale – mondanità dell’esserci umano non carattere accessorio – possibile chiusura del mondo – l’ideale un problema di mondo, nessuna domanda metafisica – l’educatore pensante
15. L’intero dell’essere, il cammino (alba e tramonto) – il gioco del mondo e la conoscenza condivisa dell’uomo – educazione come fondazione dell’umanità nell’essenza del mondo – riferimento-mondo di ciascuna corrispondenza dell’uomo a dèi ed eroi – il mondo non un esistenziale – sguardo sul mondo di Platone e Nietzsche

III Capitolo: il riferimento educativo (la famiglia)
16. Bisogno umano: esposto in ciò che non è celato e al tempo stesso ancora custodito in ciò che è racchiuso – il cammino smarrito dell’uomo – educare come consigliare nell’essere l’uno con l’altro – educazione e costume – schemi problematici nella lettura della posizione dell’educatore
17. L’“umano” nella relazione educativa – l’educatore solenne e l’educatore sentimentale – critica allo schema educatore-allievo – l’uomo come “persona”? – educazione si radica nell’amore – la famiglia la situazione pedagogica originaria – il triangolo – il materno e il paterno – il concetto speculativo hegeliano di femmina e maschio
18. La famiglia come immortalità dei mortali – eros e sangue – eros e paideia – il genere una determinazione dell’essenza dell’esserci umano come libertà, ragione, linguaggio – estraneità dei generi – nessun ordine di rango tra loro – femmina e maschio come simboli delle potenze del mondo (custodia ed esposizione) – il nuovo arco tensivo dell’essere uomo – famiglia come figura compiuta dell’esserci – i “problemi” della comune pedagogia – educazione come iniziazione nel riferimento a Demetra e Apollo
19. La famiglia il modello originario dell’educazione conforme al mondo – il superamento del carattere frammentario dell’individuo – genere e gradi di età: non una condizione empirica – la famiglia come “completamento” – unità di erotico, nutrimento e paideia – tutta l’educazione extrafamiliare come derivato dell’educazione familiare – l’educatore di professione e le istituzioni – il problema dello Stato

IV Capitolo: il problema dell’istituzione educativa (lo Stato)
20. Ciò che è L’ “integro” della famiglia – l’integra l’integra tripartizione della famiglia umana – disconoscimento della famiglia nelle antinomie della pedagogia contemporanea – la comune concezione dell’“istituzionale” – Stato come Stato minimale e garante delle sfere libere statalmente? – il vero Stato come relazione al mondo di un popolo – Stato e famiglia – educazione statale impegna l’uomo completamente – genealogia: dalla famiglia allo Stato – il tentativo di Hegel di una tale chiarificazione con i mezzi concettuali della sua ontologia universale – relazione dialettica di famiglia e Stato
21. Movimento dell’esistenza dalla famiglia allo Stato – concetto della dialettica – dialettica e problema del mondo – concezione di Hegel dell’etico come modo della conformità umana al mondo – Stato e religione – limiti della concezione hegeliana dello Stato: spirito come architetto del mondo e come architetto dello Stato – il Timeo di Platone –riserve critiche verso il concetto di Stato di Hegel – la dialettica nascosta dei fenomeni fondamentali di amore, morte, lavoro e dominio – famiglia e “spirito”?
22. Critica dello “Stato di oggi” – la scissione metafisica dell’uomo – l’antitesi di “Stato” e “civiltà” determinante per la scuola – Stato e Chiesa – insegnamento e formazione del carattere – i legittimi supporti scolastici? – lo Stato cadente – lo Stato di Platone non totale, perché fondato “in modo trascendente” – lo Stato di Hegel cosmologico e totale – limitazione del consenso allo Stato di Hegel – i riferimenti della sovraestraniazione tra eros, sangue, lavoro e dominio – il passaggio dell’educazione familiare nell’educazione statale – diritto genitoriale e diritto statale – concetto di pubblico – il privato anche nello Stato – necessità dello Stato: luogo del riferirsi umano al mondo – la scuola come percorso nello Stato – la scuola statale – paideia come modo, come lo stato prende parte all’immortalità della vita generativa – la nostra situazione presente: il nichilismo come oscuramento e come occasione

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